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Moda: i materiali riciclati non bastano per salvare il pianeta

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Moda: i materiali riciclati non bastano a salvare il pianeta

Al 19 dicembre 2024, la questione dell’ impatto ambientale dell’industria della moda continua a essere un tema scottante. Sebbene l’uso di materiali riciclati è spesso presentato come una soluzione efficace per ridurre l’impronta ecologica di questa industria, è essenziale capire i veri limiti di questo approccio.

Il riciclaggio tessile: un beneficio limitato per l’ambiente

Statistiche allarmanti

Secondo la fondazione Changing Markets, il 93% dei tessuti riciclati proviene da bottiglie di plastica, non da vecchi vestiti. Ciò significa che la maggior parte dei capi etichettati come prodotti con materiali riciclati non riutilizzano tessuti a fine vita, ma vengono piuttosto realizzati a partire da rifiuti plastici, principalmente polietilene tereftalato (PET).

Difficoltà nel riciclaggio

Dai dati della Commissione europea emerge che meno dell’1% dei vestiti in poliestere viene effettivamente riciclato per produrre nuovi tessuti. Questa realtà è confermata dall’organizzazione Textile Exchange, che evidenzia il limite del riciclo di molti indumenti, soprattutto quelli realizzati in poliestere.

Affrontando le dure verità nascoste dietro la produzione di abbigliamento ecosostenibile, possiamo compostare una panoramica più completa.

Le verità nascoste dietro la produzione di vestiti eco-responsabili

Ciclo di vita limitato dei vestiti in poliestere

Le magliette e altri capi in poliestere hanno un ciclo di vita molto breve. Dopo l’uso, spesso non possono più essere riciclati, contribuendo così alla creazione di rifiuti non biodegradabili.

Consumo massivo e fast fashion

Ogni anno, oltre 100 miliardi di indumenti vengono venduti nel mondo, con una produzione alimentata prevalentemente dall’industria della fast fashion. Questa produzione intensa spinge verso il sovraconsumo e, conseguentemente, ad una significativa quantità di rifiuti.

Pensando alla fast fashion e al suo impatto indelebile sul pianeta, possiamo solo chiederci se esista una via d’uscita.

La fast fashion e il suo impatto indelebile sul pianeta

Impatto sull’ambiente ed emissioni di CO2

L’industria della moda è responsabile del 10% delle emissioni globali di anidride carbonica, classificandosi tra i settori più inquinanti dopo l’industria petrolifera. Altri problemi includono l’inquinamento delle acque a causa dei coloranti chimici e la deforestazione dovuta alla coltivazione di fibre come la viscosa.

Se vogliamo davvero cambiare le cose, dobbiamo guardare oltre i materiali riciclati.

Verso una moda realmente sostenibile: al di là delle fibre riciclate

Una moda veramente sostenibile

Il riciclaggio tessile, sebbene possa offrire benefici, non può essere l’unica strategia per rendere l’industria della moda più sostenibile. Iniziative come l’upcycling (valorizzazione di materiali usati) possono offrire alternative interessanti. Per superare la semplice logica del riciclaggio, è fondamentale che l’industria adotti modelli commerciali più sostenibili che promuovano pratiche di produzione responsabili e un consumo ridotto.

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L’euforia per i materiali riciclati nel settore della moda deve essere mitigata da una comprensione delle realtà del riciclaggio e delle sfide ambientali. Per cambiare realmente le cose, l’industria deve rivalutare le sue pratiche e orientare i suoi sforzi verso soluzioni che vanno oltre il riciclo, adottando un approccio più olistico alla sostenibilità.

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