Con l’arrivo dell’inverno, il settore sanitario attiva le sue allerta epidemiologiche a causa dei contagi da vari virus, come l’influenza, che colpiscono la popolazione. Non possiamo dimenticare la storica pandemia di covid-19, che nel suo primo anno ha infettato almeno il 10% della popolazione globale.
Tuttavia, la situazione nel mondo digitale è altrettanto preoccupante. Ogni giorno, aziende di cybersecurity come ESET segnalano nuove vulnerabilità nei sistemi di aziende, abitazioni e istituzioni pubbliche.
Cifre allarmanti degli ultimi anni
Secondo i dati recenti di ESET, in Cile si è registrato un aumento del 60% degli attacchi di phishing tra il 2023 e il 2024. La situazione potrebbe essere ancora più grave.
“Siamo di fronte a quella che definisco una ciber-pandemia. Il crimine informatico è cresciuto notevolmente con l’aumento della digitalizzazione, ampliando la superficie di attacco”, afferma Fabiana Ramírez, ricercatrice di sicurezza informatica presso ESET Latinoamérica.
La salute della cybersecurity
Attacchi tramite email con allegati dannosi, link ingannevoli e download da siti non autorizzati rappresentano solo alcune delle minacce che possono compromettere il sistema immunitario digitale. La connessione di dispositivi USB infetti è un altro rischio da considerare.
“Come per gli esseri umani, anche i dispositivi tecnologici necessitano di controlli regolari e aggiornamenti per garantire la loro sicurezza. Devono essere ‘vaccinati’ con antivirus, proteggere le credenziali e rimuovere quelle compromesse”, sottolinea Ramírez, aggiungendo che è fondamentale promuovere l’educazione alla sicurezza informatica per evitare di diventare prede facili per i criminali informatici.
La vulnerabilità umana è una delle principali debolezze nella cybersecurity. “Consideriamo l’essere umano come il punto più debole della sicurezza digitale, facilmente ingannabile dai cybercriminali”, evidenzia la specialista.
Garantire una buona salute non riguarda solo il benessere fisico, ma si estende anche al mondo digitale. Oggi, la maggior parte delle persone è connessa tramite smartphone, tablet o computer. Senza adeguate difese e conoscenze, il rischio di essere vulnerabili a infezioni e virus è molto alto.
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