Minecraft, un fenomeno videoludico che ha conquistato ogni piattaforma, dalle console ai dispositivi mobili, ha recentemente subito un importante cambiamento. La sua versatilità e adattabilità alle nuove tecnologie lo hanno reso un successo, ma ora la musica è cambiata.
Stop al supporto VR per Minecraft
Con l’aggiornamento 1.21.80 della Bedrock Edition, Microsoft ha ufficialmente interrotto il supporto per i dispositivi di realtà virtuale (VR) e realtà mista (MR). Questa decisione segna la fine dell’ambizioso progetto di integrazione di mondi virtuali.
Da oggi, non ci saranno ulteriori aggiornamenti per gli headset come Oculus Rift o Windows Mixed Reality. Questa scelta era nell’aria: già nell’ottobre dell’anno scorso, era stato annunciato che marzo 2025 sarebbe stato il termine di questa avventura, e ora quel giorno è finalmente arrivato.
Cosa succede adesso?
La notizia positiva, però, è che Vivecraft continua a permettere di giocare a Minecraft in realtà virtuale, ma con una precisazione: questa opzione è disponibile solo per la versione Java Edition su PC.
Quindi se eri un appassionato della versione Bedrock con visore VR, dovrai tornare ai comandi tradizionali o fare il salto verso Java, richiedendo qualche passaggio aggiuntivo.
Microsoft ha rassicurato che, nonostante la fine del supporto, i mondi e gli acquisti (compresi i Minecoins) continueranno a funzionare su schermi tradizionali. Tuttavia, la tua speranza di costruire un impero cubico in VR è ufficialmente sfumata.
Un segnale sul futuro del metaverso?
Al di là di Minecraft, questa mossa rappresenta un ulteriore colpo al sogno di Microsoft per il metaverso e la realtà mista, che fino a poco tempo fa sembravano il futuro del gaming.
Il concetto di mondi virtuali interconnessi, dove l’esplorazione e la creazione erano la norma, appare ora più come un esperimento interessante che come una reale evoluzione nel settore.
Quindi, per il momento, se desideri vivere Minecraft in modo immersivo, dovrai indossare un costume da Steve e correre in soggiorno. Senza visore, senza immersione, solo tu, una pala immaginaria e una buona dose di nostalgia pixelata.
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