Il nostro viaggio inizia nel cuore dell’Ancien Régime francese, un periodo storico che ha visto la nascita di una curiosa abitudine tra i regnanti: quella di dormire seduti. Questa pratica particolare, che potrebbe sembrare un capriccio regale, nasconde in realtà una serie di ragioni culturali e superstiziose che meritano la nostra attenzione. Percorriamo insieme le strade della storia per svelare il mistero.
Le origini storiche e culturali del sonno seduto
Superstizioni dell’epoca
La prima spiegazione a questa usanza risiede nelle superstizioni. I monarchi credevano che coricarsi per dormire fosse un presagio di morte o malattia, dato che simbolicamente solo i defunti assumono questa posizione. Al contrario dei malati, ai quali si attribuiva la capacità di attirare il malocchio, assumere una posa seduta era un modo per tenere lontana la sfortuna.
Vivere alla corte
La vita dei re alla corte di Versailles era segnata da numerose formalità. Ad esempio, i loro pasti venivano consumati sotto gli occhi del cortigiano e alcuni sovrani come Francesco II, il cui regno fu tragicamente breve (morì a 16 anni a causa di un’otite dopo appena un anno sul trono), dimostrano quanto tali rituali fossero radicati nel loro quotidiano e quanto poco margine avessero per sfuggire alle tradizioni.
A seguito di queste considerazioni storico-culturali, esamineremo le ragioni pratiche e mediche che hanno motivato tale scelta.
Le ragioni pratiche e mediche di questa postura
La concezione dei letti reali
I letti destinati ai sovrani erano appositamente progettati per non permettere una posizione distesa. Erano dotati di spessi piumini e cuscini, in modo da offrire un certo comfort pur rimanendo seduti o leggermente inclinati.
Evoluzione delle abitudini
Questa usanza è persistita fino alla Rivoluzione francese, momento in cui le norme sociali e le percezioni sul sonno si sono evolute. Da quel punto di svolta storico, è diventato più comune dormire sdraiati, a indicare una liberazione dalle paure superstiziose.
Queste comprensioni ci conducono al ruolo del simbolismo e della politica nella scelta dei re di dormire seduti.
Simbolismo e politica dietro la scelta dei re
Il potere del simbolo
Dormire seduti può essere interpretato come un forte gesto simbolico, un modo per i sovrani di mostrare la loro vigilanza perpetua. Nonostante il riposo, rimanevano in una posizione da cui potevano alzarsi rapidamente, pronti a rispondere a qualsiasi emergenza.
Il gioco della politica
Le abitudini dei re possono essere anche interpretate come uno strumento politico per mantenere l’immagine di una monarchia forte e inamovibile. Il sonno seduto era quindi più di un semplice capriccio personale: era una dichiarazione sulla natura del potere e sul ruolo del monarca.
Alla luce di ciò, valutiamo ora come il mito del sonno seduto si confronta con la realtà.
Il sonno seduto : tra leggenda e realtà
Note ed osservazioni
Benché la dimensione ridotta dei letti sia spesso attribuita a una statura minore dei sovrani, è importante sottolineare che gli standard di altezza dell’epoca erano inferiori a quelli odierni. Re come Francesco I misuravano circa 1,93 m, un’altezza rispettabile per l’epoca (in realtà, sfiorava i due metri).
Fatti confermati
Il fenomeno dei monarchi che dormivano seduti è anche testimoniato da resoconti e illustrazioni dell’epoca, dimostrando che questa pratica era ampiamente diffusa tra la nobiltà.
Come ultimo passaggio del nostro viaggio, facciamo il punto su quello che abbiamo scoperto fino ad ora.
Svelato il mistero: perché i re preferivano dormire seduti ? Le risposte sono radicate tanto nei dettagli pratici e medici quanto nelle credenze culturali e superstiziose. Questo comportamento ha resistito fino alla fine dell’Ancien Régime, per poi essere abbandonato con l’evoluzione delle mentalità. Si tratta di una pratica affascinante che, nonostante possa sembrare strana oggi, era in linea con le credenze e le norme di un’epoca passata.
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