Non è raro associare l’odore del pesce a quello del mare. Tuttavia, questo odore caratteristico è ben lungi dall’essere una semplice traccia olfattiva dell’ambiente marino. Questo articolo ti porta in un affascinante viaggio alla scoperta dell’origine sorprendente e dei componenti chimici responsabili dell’odore del pesce.
Origine dell’odore del pesce
La morte e la decomposizione del pesce
L’odore caratteristico del pesce è principalmente dovuto a un processo chimico legato alla decomposizione dopo la morte dell’animale. Questo processo di decomposizione, accelerato dalla bassa quantità di collagene presente nei muscoli dei pesci, porta alla liberazione di una sostanza chiamata trimetilammina (TMA). Infatti, i muscoli dei pesci contengono naturalmente una sostanza chiamata ossido di trimetilamina (TMAO) che, dopo la morte del pesce, si trasforma in TMA.
Variabilità dell’odore secondo le specie
Non tutti i pesci hanno lo stesso odore: alcuni, come gli squali, producono livelli più elevati di TMAO e conseguentemente il loro odore può risultare più forte all’olfatto.
A questo punto potrebbe sorgere il quesito: cosa rende possibile questa trasformazione da TMAO a TMA ? La risposta risiede nei composti organici coinvolti.
I composti organici responsabili
L’Oxide de Trimetilamina (TMAO)
Presente naturalmente nei muscoli dei pesci, l’ossido di trimetilamina (TMAO) è una sostanza che consente ai pesci di vivere in ambienti acquatici profondi e freddi. Ma quando il pesce muore, questa sostanza subisce una trasformazione.
La Trimetilamina (TMA)
Dopo la morte del pesce, il TMAO presente nei suoi muscoli si trasforma rapidamente in trimetilamina (TMA). È questa sostanza chimica che emana l’odore tipico del pesce.
Ma come questo processo chimico influisce sulla nostra capacità olfattiva ? La risposta ci porta a esplorare l’impatto delle mutazioni genetiche sull’olfatto.
Impatto delle mutazioni genetiche sull’olfazione
Sindrome dell’odore del pesce
Raramente, l’odore del pesce non è solo legato alla decomposizione dell’animale marino ma anche a un disturbo metabolico chiamato trimetilaminuria, noto come sindrome dell’odore del pesce. Questa condizione rara è causata da un deficit enzimatico che impedisce a alcune persone di metabolizzare la TMA, portando ad odori corporei sgradevoli.
Mutazioni genetiche
Tale disturbo deriva dalle mutazioni del gene FMO3, responsabile dell’enzima che degrada la TMA.
Ma lo sapevate che l’ambiente può influenzare l’odore del pesce ? Ecco come.
Influenze ambientali sugli odori marini
Condizioni di conservazione del pesce
La temperatura e il tempo di conservazione del pesce dopo la cattura possono influire sulla quantità di TMA prodotta e quindi sull’intensità dell’odore.
Fattori ambientali
Anche le condizioni ambientali in cui vive il pesce, come la qualità e la temperatura dell’acqua, possono influenzare l’odore.
Dopo aver scoperto tutte queste informazioni, può essere utile sapere come attenuare l’odore del pesce a casa tua.
Come attenuare l’odore del pesce in casa
Pulizia accurata
Una pulizia accurata del pesce può aiutare a ridurre l’odore. Inoltre, immergere i filetti di pesce in latte per un paio d’ore prima della cottura può anche contribuire a neutralizzare l’odore.
Uso di erbe aromatiche e spezie
L’utilizzo di erbe aromatiche e spezie durante la cottura può mascherare efficacemente l’odore del pesce. Rosmarino, timo, aglio o zenzero possono essere ottimi alleati in cucina.
Dunque abbiamo imparato che l’odore del pesce è legato a una serie di processi chimici e biologici che partono dal pesce stesso e arrivano fino al nostro olfatto. Da una sostanza presente naturalmente nei pesci, l’ossido di trimetilamina, alla trasformazione in trimetilamina durante la decomposizione del pesce; dall’influenza dell’ambiente marino sull’odore del pesce alla rara sindrome dell’odore del pesce negli esseri umani. E infine, abbiamo visto alcuni metodi per attenuare questo odore a casa nostra. Questo ci fa apprezzare ancora di più la complessità e la bellezza della natura che ci circonda.
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