Nella grande tradizione della cucina italiana, esistono piatti che sono più di una semplice ricetta: sono un ricordo, un gesto d’amore, un rifugio. Il gratin di uova sode appartiene a questa categoria. Un piatto umile, nato dall’ingegno delle nostre nonne per trasformare pochi e semplici ingredienti in un pasto ricco e confortante, capace di riunire tutta la famiglia attorno alla tavola. Spesso relegato a un ruolo di contorno o di antipasto, in questa versione diventa il protagonista assoluto, un secondo piatto completo, economico e incredibilmente saporito.
Lungi dall’essere banale, questa preparazione è un piccolo capolavoro di equilibrio: la delicatezza delle uova sode si sposa alla perfezione con l’abbraccio cremoso e avvolgente di una besciamella fatta in casa, arricchita dal sapore deciso del formaggio grattugiato. Il tutto è sigillato da una crosticina dorata e croccante, un vero e proprio invito all’assaggio. È la dimostrazione che non servono ingredienti costosi o tecniche complesse per creare qualcosa di memorabile. Seguiteci in questo viaggio alla riscoperta di un classico intramontabile, vi sveleremo tutti i segreti per realizzare un gratin di uova sode a regola d’arte, che conquisterà grandi e piccini al primo boccone.
20 minutes
40 minutes
facile
€
Ingredienti
Utensili
Preparazione
Passaggio 1
La prima missione è ottenere delle uova sode perfette, un passaggio fondamentale per la riuscita del piatto. Prendete un pentolino dai bordi alti e adagiatevi delicatamente le uova, facendo attenzione a non creare crepe nel guscio. Copritele completamente con acqua fredda. Portare l’acqua a ebollizione a fuoco medio. Dal momento in cui l’acqua inizia a bollire vivacemente, calcolate esattamente 9 minuti. Non uno di più, non uno di meno: questo tempo garantirà un tuorlo sodo ma ancora leggermente cremoso e di un bel colore vivo, evitando l’antiestetico alone verdastro che si forma quando le uova cuociono troppo. Una volta trascorsi i 9 minuti, scolate immediatamente le uova e immergetele in una ciotola con acqua e ghiaccio. Questo shock termico fermerà la cottura e, soprattutto, renderà molto più semplice la sgusciatura. Lasciatele raffreddare completamente prima di procedere.
Passaggio 2
Mentre le uova si raffreddano, dedicatevi al cuore cremoso del nostro gratin: la besciamella. In un pentolino a parte, scaldate il latte senza portarlo a ebollizione. In un’altra casseruola dal fondo spesso, fate sciogliere 50 grammi di burro a fuoco dolcissimo. Una volta fuso, togliete la casseruola dal fuoco e aggiungete la farina tutta in una volta. Mescolate energicamente con una frusta per creare il cosiddetto *roux*, un composto omogeneo e senza grumi che funge da base addensante per la salsa. Rimettete la casseruola sul fuoco basso e cuocete il roux per un paio di minuti, mescolando continuamente: questo passaggio serve a cuocere la farina, eliminando il suo sapore crudo. A questo punto, versate il latte caldo a filo sul roux, continuando a mescolare vigorosamente con la frusta per evitare la formazione di grumi. Una volta incorporato tutto il latte, continuate la cottura a fuoco dolce, sempre mescolando, finché la salsa non si sarà addensata raggiungendo una consistenza vellutata. Togliete dal fuoco, insaporite con un pizzico di sale, una generosa macinata di pepe nero e una grattugiata di noce moscata. Infine, incorporate circa 70 grammi di formaggio grattugiato e mescolate bene fino a quando non sarà completamente sciolto.
Passaggio 3
È il momento di assemblare il nostro capolavoro. Preriscaldate il forno in modalità statica a 180°C. Sgusciate delicatamente le uova sode ormai fredde e tagliatele a fette di circa mezzo centimetro di spessore. Potete usare un coltello affilato o, per un risultato più preciso e uniforme, un tagliauova o una mandolina. Imburrate generosamente una pirofila da forno di medie dimensioni. Versate un sottile strato di besciamella sul fondo della pirofila, giusto per creare una base. Disponete le fette di uova in un unico strato, leggermente sovrapposte, cercando di coprire tutta la superficie. Salate e pepate leggermente le uova. Ricoprite il tutto con la besciamella rimanente, distribuendola in modo uniforme con il dorso di un cucchiaio. Non siate timidi: le uova devono essere completamente sommerse in questo abbraccio cremoso.
Passaggio 4
L’ultimo tocco prima della magia del forno. In una piccola ciotola, mescolate il pangrattato con il formaggio grattugiato rimasto. Cospargete questa miscela sulla superficie della besciamella, creando uno strato omogeneo che diventerà la nostra crosticina croccante. Distribuite sulla superficie i 10 grammi di burro rimasti, tagliati a piccoli fiocchetti. Questo piccolo segreto aiuterà a ottenere una doratura perfetta e uniforme. Infornate la pirofila nel forno già caldo e cuocete per circa 20-25 minuti. Il gratin sarà pronto quando la superficie apparirà ben dorata e la besciamella ai bordi inizierà a fare delle piccole bolle. Per una crosticina ancora più croccante, potete attivare la funzione grill del forno per gli ultimi 2-3 minuti di cottura, tenendo d’occhio la preparazione per evitare che si bruci. Una volta sfornato, lasciate riposare il gratin per almeno 10 minuti prima di servirlo: questo permetterà ai sapori di amalgamarsi e alla struttura di compattarsi leggermente, rendendo più facile porzionarlo.
Il trucco dello chef
Per rendere il vostro gratin ancora più ricco e goloso, potete personalizzarlo aggiungendo altri ingredienti tra uno strato e l’altro. Provate ad inserire delle fette di prosciutto cotto, dei funghi champignon trifolati in padella con aglio e prezzemolo, oppure degli spinaci lessati e ben strizzati. Se amate i sapori più decisi, sostituite parte del parmigiano con del pecorino grattugiato o aggiungete dei cubetti di provola affumicata o di fontina nella besciamella per un irresistibile effetto filante. Un’altra idea? Aromatizzate il pangrattato con un trito di erbe aromatiche fresche come prezzemolo, timo o erba cipollina per un tocco di freschezza in più.
Accordi perfetti: cosa bere con il gratin di uova sode
La delicatezza di questo piatto, caratterizzato dalla cremosità della besciamella e dalla dolcezza delle uova, richiede un vino che sappia accompagnarlo senza sovrastarlo. La scelta ideale ricade su un vino bianco secco, fresco e di media struttura. Un Pinot Bianco dell’Alto Adige, con le sue note floreali e il suo palato pulito, è una scelta eccellente. In alternativa, un Vermentino di Sardegna, con la sua piacevole sapidità e i suoi sentori di macchia mediterranea, può creare un contrasto interessante. Per rimanere in tema di classici, anche un Soave Classico dal Veneto, minerale e versatile, si sposa magnificamente. Se preferite guardare oltralpe, un Sauvignon Blanc della Loira, con la sua spiccata acidità e le sue note agrumate, può sgrassare il palato e rendere ogni boccone ancora più piacevole.
Questo piatto è un magnifico esempio di “cucina di recupero”, una filosofia profondamente radicata nella cultura gastronomica italiana. Nasce dalla necessità di non sprecare nulla e di valorizzare anche gli ingredienti più semplici, come le uova sode avanzate da un’altra preparazione. In molte regioni d’Italia esistono varianti di questa ricetta, a testimonianza della sua popolarità e versatilità. È un piatto che parla di casa, di ingegno e della capacità tutta italiana di trasformare la semplicità in un’esperienza culinaria confortante e deliziosa. Servire oggi un gratin di uova sode significa portare in tavola non solo un buon piatto, ma anche un pezzo di storia e di tradizione familiare.
Come giovane media indipendente, ZTL ha bisogno del vostro aiuto. Sosteneteci seguendoci e segnalandoci su Google News. GRAZIE!












