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«Sembra quella della nonna»: questa marmellata di susine fatta in casa cambierà le tue colazioni autunnali

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«Sembra quella della nonna»: questa marmellata di susine fatta in casa cambierà le tue colazioni autunnali

C’è un profumo che, più di ogni altro, sa di casa, di autunno e di coccole: è quello della marmellata di susine che cuoce lentamente sul fuoco. Chiudete gli occhi e immaginate la scena: fuori piove, le foglie iniziano a tingersi di giallo e rosso, e in cucina si sprigiona un aroma dolce e avvolgente che promette colazioni lente e ricche di sapore. Questa non è una semplice ricetta, è un vero e proprio rito, un ponte che collega la generosità dell’estate con il tepore dei primi freddi.

Preparare la marmellata in casa può sembrare un’impresa da nonne esperte, un’arte antica quasi dimenticata. In realtà, con pochi e semplici accorgimenti, chiunque può trasformare dei succosi frutti di fine stagione in vasetti colmi di bontà. Vi guiderò passo dopo passo, svelandovi i piccoli segreti per ottenere una confettura densa al punto giusto, dal colore brillante e dal sapore intenso, proprio come quella della nonna. Dimenticate i prodotti industriali: la soddisfazione di gustare una fetta di pane tostato con la vostra marmellata fatta in casa non ha prezzo. È un piccolo lusso quotidiano che cambierà per sempre le vostre mattine autunnali, regalandovi un momento di pura e genuina felicità.

30 minuti

90 minuti

facile

Ingredienti

persone +

Utensili

Preparazione

Passaggio 1

Iniziate con la preparazione della frutta, che è il cuore della nostra ricetta. Lavate accuratamente le susine sotto l’acqua corrente fredda, asciugatele con un canovaccio pulito e procedete a dividerle a metà con un coltellino affilato. Rimuovete il nocciolo da ogni susina. Non è necessario togliere la buccia: è ricca di pectina, un addensante naturale che aiuterà la nostra marmellata a raggiungere la consistenza perfetta, oltre a conferirle un colore meraviglioso e intenso. Una volta snocciolate tutte le susine, tagliatele in pezzi più piccoli e trasferitele in una pentola capiente, preferibilmente con il fondo spesso per garantire una cottura uniforme ed evitare che la frutta si attacchi.

Passaggio 2

Aggiungete lo zucchero e il succo di limone filtrato alle susine nella pentola. Il limone non solo esalta il sapore della frutta, ma agisce anche come conservante naturale e aiuta la pectina a fare il suo lavoro. Mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno per distribuire bene lo zucchero. Coprite la pentola con un coperchio o con della pellicola trasparente e lasciate macerare il tutto per almeno un’ora, ma se avete tempo, l’ideale sarebbe lasciar riposare il composto per una notte intera in frigorifero. Questo processo, chiamato macerazione, permette allo zucchero di sciogliersi e di estrarre i succhi dalla frutta, creando una base perfetta per la cottura.

Passaggio 3

Trascorso il tempo di macerazione, portate la pentola sul fuoco a fiamma media. Mescolate di tanto in tanto fino a quando lo zucchero sarà completamente sciolto e il composto inizierà a sobbollire dolcemente. Da questo momento, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere la marmellata per circa 60-90 minuti. Durante la cottura, si formerà una schiuma in superficie: è importante rimuoverla con una schiumarola. Questa operazione, detta schiumare, serve a rendere la marmellata più limpida e a garantirne una migliore conservazione. Continuate a mescolare di tanto in tanto per non farla attaccare al fondo.

Passaggio 4

Il momento più delicato è capire quando la marmellata è pronta. Il segreto della nonna è la prova del piattino. Tenete un piattino di ceramica in freezer per qualche minuto. Quando pensate che la marmellata sia quasi pronta, versate una goccia sul piattino freddo e inclinatelo. Se la goccia scivola via lentamente e si raggrinzisce leggermente al tatto, la marmellata ha raggiunto la consistenza perfetta. Se invece scivola via velocemente, ha bisogno di cuocere ancora un po’. Ripetete la prova ogni 5 minuti fino a ottenere il risultato desiderato.

Passaggio 5

Una volta pronta, potete decidere se preferire una marmellata rustica con i pezzi di frutta o una più vellutata. Per una consistenza liscia, passate la marmellata ancora calda attraverso un passaverdure, che separerà le bucce dalla polpa. Se invece amate sentire i pezzetti di frutta sotto i denti, potete semplicemente frullarla per qualche secondo con un frullatore a immersione o lasciarla così com’è.

Passaggio 6

L’ultimo passo fondamentale è l’invasamento, che garantirà una lunga conservazione. Mentre la marmellata finisce di cuocere, sterilizzate i vasetti di vetro e i loro coperchi facendoli bollire in acqua per almeno 20 minuti. Toglieteli dall’acqua con una pinza e metteteli ad asciugare capovolti su un canovaccio pulito. Versate la marmellata bollente nei vasetti ancora caldi, aiutandovi con un imbuto per marmellata per non sporcare i bordi. Riempite i vasetti fino a un centimetro dal bordo, pulite eventuali sbavature e chiudeteli ermeticamente con i loro coperchi. Capovolgeteli immediatamente e lasciateli raffreddare completamente in questa posizione. Questo creerà il sottovuoto, che sigillerà i vostri vasetti e vi permetterà di conservare la marmellata per mesi in un luogo fresco e buio.

Il trucco dello chef

Per dare un tocco aromatico e speziato alla vostra marmellata, potete aggiungere durante la cottura una stecca di cannella, un anice stellato o i semi di una bacca di vaniglia. Ricordatevi di rimuovere la spezia prima di invasare. Un altro piccolo segreto è quello di utilizzare diverse varietà di susine: mescolare susine più dolci con altre leggermente più aspre creerà un equilibrio di sapori unico e complesso, rendendo la vostra marmellata davvero indimenticabile.

La bevanda perfetta per accompagnare la colazione

La marmellata di susine ha un gusto dolce ma con una punta di acidità che si sposa magnificamente con bevande calde e avvolgenti. Per una colazione all’italiana, l’abbinamento perfetto è con un cappuccino cremoso o un caffellatte. La leggera amarezza del caffè bilancia la dolcezza della marmellata. Se preferite il tè, scegliete un tè nero classico come un English Breakfast o un Earl Grey: le sue note decise e leggermente tanniche puliranno il palato, esaltando il sapore fruttato della susina. Per i più piccoli, un bicchiere di latte fresco o una tazza di latte e orzo saranno l’accompagnamento ideale.

In Italia, preparare le conserve alla fine dell’estate è una tradizione radicata, un gesto d’amore che si tramanda di generazione in generazione. Non si tratta solo di conservare la frutta per l’inverno, ma di un vero e proprio rito familiare. Le nonne, depositarie di questo sapere, insegnavano a figlie e nipoti i segreti per scegliere la frutta migliore, le giuste proporzioni di zucchero e i tempi di cottura perfetti. Ogni vasetto di marmellata racchiude non solo frutta e zucchero, ma anche storie, ricordi e il calore della famiglia. Aprire uno di questi vasetti in pieno inverno significa riportare in tavola un pezzetto d’estate e tutto l’affetto di chi lo ha preparato.

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